Non esiste una cura radicale della Sclerodermia ma esistono provvedimenti per controllare i vari aspetti della patologia, tra cui:
E’ stata dimostrata l’utilità della somministrazione endovenosa di analoghi delle prostacicline.
Più recentemente è stata provata l’efficacia di nuovi farmaci nel trattamento delle complicanze più gravi della malattia, in particolare il bosentan, sitaxentan, ambrisentan (inibitori recettoriali dell’endotelina) nel trattamento dell’ipertensione polmonare. Il Bosentan si è anche dimostrato efficace per la prevenzione delle nuove ulcere nei pazienti Sclerodermici.
Ricordiamo anche il Sildenafil già ampiamente usato nell’ipertensione polmonare ed il Tadalafil ancora in fase di studio.
Gli Ace-inibitori sono i farmaci antiipertensivi da molti anni impiegati per il trattamento della crisi renale sclerodermica.
Nella fibrosi polmonare, ha una certa efficacia un farmaco citostatico, la ciclofosfamide, ed è in fase di studio l’imatinib mesilato, un inibitore delle tirosinchinasi che potrebbe essere efficace per la terapia della fibrosi cutanea e polmonare. Indispensabile a questo proposito l’esito degli studi in corso.
In alcuni casi selezionati, è stato tentato il trapianto di midollo autologo con cellule staminali periferiche.
La diagnosi precoce risulta di vitale importanza quando si tratta di Sclerodermia; è possibile determinarla con due semplici esami: la capillaroscopia alle mani e l’esame del sangue, anticorpi antinucleo (ANA).